Il gioco educativo

Il gioco un ruolo fondamentale nel percorso educativo e formativo di un bambino. I giocattoli pensati progettati realizzati con questa finalità, aiutano il bimbo nello sviluppo delle competenze affettive relazionali e cognitive.

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Il gioco per la scoperta del mondo

Il gioco per esplorare il mondo

Il gioco per la scoperta del mondo è una fase fondamentale per combattere la noia: quella situazione in cui i bambini si trovano talvolta a vivere. Ti chiamano cercando nel genitore un nuovo spunto di gioco, un’attenzione, una nuova idea per ingannare il tempo.

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Gabin lapin by Ebulobo, il morbido coniglio per i piccoli

Gabin lapin by Ebulobo è una linea di giochi e accessori per i piccoli creata dal brand francese. Pensata per accompagnarli fin dai primi mesi, la nuova collezione di Ebulobo si articola attorno alla storia di Gabin Lapin, un simpatico coniglietto. Il coniglio blu si va ad aggiungere nella famiglia di animali che caratterizza il marchio, ormai da anni.

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Play&Go : Meet the founders

A tu per tu con Play&Go. Il terzo appuntamento di Meet he Founders oggi intervista i fondatori di uno dei brand più innovativi nel panorama del design per bambini. Céline ci racconta di loro.

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Ama Loves Mums

Ama presenta il suo nuovo progetto, Ama Loves Mums, proprio per la festa della mamma perché non c’è amore più grande di quello di un genitore per il proprio bambino.  Così quale occasione migliore per celebrarle che dedicargli un progetto, pieno di amore, che ha il suo focus sulla mamma e il suo piccolo.  

Gioconaturalmente Ama le mamme, tutte le mamme del mondo.

Poco importa che tipo di Mamma ci troviamo davanti, bella, sicura, insicura, imperfetta, impegnata, e potremmo continuare con un elenco interminabile di aggettivi, perché per i figli niente è più bello e perfetto della propria mamma.  

Abbiamo così deciso di coinvolgere alcune di loro in un progetto ambizioso, in cui far raccontare aspetti del loro mondo, per condividere insieme necessità, esigenze, esperienze che risulteranno sicuramente diverse fra di loro ma che contribuiranno a dipingere il quadro dei mille colori, che servono per descrivere l’impossibile che ogni mamma fa ogni giorno per la sua creatura.

Iniziamo questo progetto in cui l’azienda crede fermamente dalla “mamma” di Ama Gioconaturalmente: Silvia, l’amministratore e fondatore di Ama. Un’imprenditrice, ma anche una mamma che prova a coniugare, in un equilibrio perfettamente instabile, famiglia, lavoro e vita personale.

Ciao Silvia, raccontaci qualcosa di te e del tuo essere mamma.

Ciao Valentina, grazie prima di tutto per avermi coinvolta come prima voce di questo progetto importante di Ama Gioconaturalmente. Volentieri condivido qualcosa del mio quotidiano e del mio essere mamma. Scusatemi fin da subito se risulterò prolissa, sono una inguaribile romantica e chiacchierona.

Ama è nata dopo mio figlio e parte dall’idea ha preso forma grazie a lui. Ero impiegata in un’azienda italiana che produceva bambole di pezza, avevo avuto l’opportunità di viaggiare, visitare fiere internazionale e rendermi conto che c’erano prodotti per bambini molto interessanti, naturali e funzionali, che spesso non si trovavano da noi.

Partendo da queste considerazioni decisi che era arrivato il momento di provare a fare qualcosa di nuovo per me, creare una nuova realtà distributiva e farlo con la mia famiglia, perché quest’ultima è stata, ed è tutt’ora, la mia forza, il mio punto di partenza, il mio sostegno.

Il mio piccolo è stato il primo tester, non entrava in Ama Gioconaturalmente, niente che l’ancora barcollante “Piè veloce” non amasse, non fosse naturale a suo modo, che l’aiutasse a sviluppare i suoi sensi, che fosse durevole nel tempo e che si prestasse a usi diversi a seconda del momento.

Non sono mai stata una sostenitrice di quantità infinite di prodotti e giochi per un singolo bambino. La mia filosofia è sempre stata: “Pochi, durevoli, funzionali, divertenti, naturali e che creino memorie per lui e per noi”. Esempio le pappe, con due, bavaglini Franck&Fischer mi hanno salvato da infinite ore di bucato a smacchiare bavaglini che non vengono puliti neanche a piangere. Due erano e due ne usavamo.

Sono una mamma pratica, critica, mi piacciono le cose fatte bene, un linguaggio curato (adoro ancora i vecchi paroloni da dizionario Garzanti 😉 ), tanta educazione e rispetto (per favore, grazie non devono mancare mai). Potrei sintetizzare che poco cambia nella mia gestione di Ama, perché alla fine per me Gioconaturalmente, è un po’ come la bambina che non ho avuto la fortuna di avere.

Tuo figlio si chiama…? 

Mio figlio si chiama Achille. E’ stata una piccola battaglia riuscire a convincere il padre, che è parte importante e vitale di Ama, che quello era il nome giusto per nostro figlio. Ho sempre creduto che scegliere quel nome fosse il miglior modo per dargli il benvenuto in questo mondo.

Ieri, oggi, domani, poco cambia, si è sempre dovuto e sempre si dovrà lottare per ottenere le cose che vorremmo per noi, per il nostro lavoro e per la nostra famiglia. Abbiamo, io e il padre, sempre ritenuto che dal nulla non viene nulla, quindi quale nome migliore di quello di un grande guerriero? Ma non un guerriero a caso, perché lui si ricordi sempre che nessuno è invincibile, specialmente da solo, non lo è stato neanche il leggendario Achille, e che nella vita bisogna sempre essere umili e gentili.

Achille ha quasi otto anni ora, è un bambino allegro, vivace, acuto, brillante con le sue uscite sempre pertinenti (in macchina sorprendeva me e il padre con sentenze ermetiche su tematiche ostiche  usando poche parole, ma sempre quelle giuste, della serie: “La fate finita di chiacchierare sul nulla, le cose stanno così.”), con la testa sempre per aria, le maestre per fargli fare la lezione in classe devono richiamarlo in dieci minuti trenta volte (Achille ci sei? Achille segui, Achille muoviti) perché lui è sempre a progettare con la sua testa, giochi, momenti, attività.  Insomma Achille è un bambino con tutte le sue sfaccettature che lo rendono unico per me.

E’ stato un ostacolo o un aiuto per lo sviluppo della tua attività lavorativa?

Per le donne è sempre complicato, specialmente nel nostro paese, essere una mamma impegnata lavorativamente come lo sono io. Si è guardati spesso dalle altre mamme come quella che è sempre di corsa, che non c’è mai a prenderlo all’uscita da scuola, che non lo porta al parchino, che lavora il sabato, la domenica, la notte. Ti senti un po’ giudicata come una che non dà importanza al suo ruolo di mamma. Sinceramente io però mi sento di fare il massimo per mio figlio. Ogni cosa che faccio è solo per lui. Non ho altri scopi. Certo amo il mio lavoro ma è sempre un lavoro mentre mio figlio è la mia vita, il mio futuro. Sta a me, ed al padre, insegnargli i valori, i principi, il rispetto, il non giudicare, l’empatizzare e cerchiamo di farlo non solo a parole ma con i comportamenti.

Sono una mamma che si alza per lavorare alle 5 del mattino, per ricavarmi un po’ di tempo da dedicargli in maniera esclusiva nel pomeriggio, alle 7.30 lo sveglio, iniziamo la nostra routine di coccole e corse e la giornata di ciascuno di noi prende vita. Diciamo sempre: “Ognuno al suo lavoro, Achille a scuola e io in Ama”.  Quando non è con me, perché è dal padre, non ci facciamo mai mancare le nostre video cat (come le chiama Achille).

In sintesi potrei dire che Achille è stato il motivo per cui Ama è nata, mai un ostacolo, anzi fonte di ispirazione per fare sempre di più e meglio. Per provare a costruire un mondo migliore per i bambini, per portare sul mercato prodotti sicuri. Quindi grazie Achille per il tuo aiuto, il tuo supporto, la tua felicità e il tuo orgoglio per quello che fanno i tuoi genitori.

Achille è un perfetto tester. Come condivide questa passione con la sua mamma?

Confermo Valentina, Achille è un tester perfetto. Te lo farei vedere come ama venire in azienda. E’ la nostra mascotte. Gli piacciono molto le persone del nostro piccolo team, scherza con tutti, a volte cerca di aiutare, altre di ricevere un nuovo gioco. E’ pur sempre un bambino in un “mega” negozio di giocattoli.

Sperimentiamo sempre qualcosa di nuovo, quando ne abbiamo l’opportunità, perché amo condividere con lui il mio lavoro, mi interessa conoscere il suo punto di vista sul quel prodotto o su quel gioco. Lui si sente importante e siamo tutti felici.

Ad esempio come possiamo andiamo ovunque insieme in monopattino insieme.

Ama loves Mums. Mamma… per te vuol dire?

Mamma per me è un concetto articolato e complesso. E’ un insieme di sensazioni: protezione, amore, sicurezza, confronto, comunicazione. E’ quella persona che per te è sempre lì, che non ti giudica, con cui puoi parlare, pur sapendo che non per forza condividerà il tuo pensiero o la tua azione, ma ti darà il suo punto di vista perché tu possa usarlo criticamente per migliorare te stesso.

E’ un abbraccio in una giornata nera.

E’ una carezza che asciuga le tue lacrime.

E’ quella che ti dice che sei bella/o e che nutre, in maniera giusta, la tua autostima.

E’ il sorriso che ti accoglie appena ti vede entrare in casa.

E’ un applauso per i tuoi traguardi.

E’ la sua mano nella tua ogni volta che ne avrai bisogno.

E’ quella dell’aggiungiamo un posto a tavola, che più siamo più stiamo bene.

E’ quella che non ti difende sempre e comunque ma riconosce quando sbagli e cerca di correggerti.

E’ quella che farà tutto il suo meglio, sbaglierà qualche volta, per te sempre perché ti ama.

Grazie.

Segui il progetto anche su Instagram: @gioconaturalmente.

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